Emergenze Radio
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Cosa fare, Come fare, Regole, Frequenze, Canali, Convenzioni
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Chiamate di emergenza via Radio
Se si ha accesso a un qualsiasi genere di radio bidirezionale, è possibile trasmettere le parole "EMERGENZA/EMERGENCY" seguite dalla propria posizione-altitudine, ubicazione geografica, punti noti visibili e di facile individuazione e dal genere di emergenza, il numero di persone coinvolte e la loro gravità.
Questa procedura va ripetuta, con una pausa tra una trasmissione e l'altra per poter ricevere risposta.
Spesso sul microfono è situato un pulsante che va premuto per parlare e rilasciato per ascoltare.
Nel caso si utilizzi una radio in banda nautica VHF, bisogna impostare il canale a "16" (156.800 MHz simplex) ed effettuare chiamata di soccorso obbligatoria "MAY-DAY"(vedi oltre).
Per le radio CB si può provare a impostare il canale a "9" (riservato per le emergenze) o anche "19" (oppure canale 5 utilizzato dai camionisti).
Su una radio di bordo di un aeroplano, si imposti la manopola su "121.5" o "243.0" MHz e si faccia chiamata obbligatoria "MAYDAY".
In banda LPD 433 MHz UHF si usa il canale 8 con
tono 0 (Ctcss).
In banda PMR 446 MHz UHF si usa il canale 8 con
tono 0 (Ctss).
In banda VHF 160 MHz nelle zone alpine si usa la frequenza 161.300 MHz simplex.
Se la radio a disposizione è di un tipo non conosciuto, per prima cosa conviene fare un tentativo sulla frequenza o canale già impostato.
Se non si riceve alcuna risposta entro qualche tentativo, si consiglia di annotare la frequenza corrente e provarne altre su cui sembrano esservi segnali, ritornando periodicamente alla frequenza iniziale.
La parola-chiave "Mayday" va usata solo a bordo di un'imbarcazione o di un aeroplano in immediato pericolo di naufragio o di collisione.
Usarla in altre situazione può mettere in pericolo le vite di operatori di emergenza distanti decine o centinaia di chilometri, poiché aeroplani ed elicotteri potrebbero rispondere a una chiamata di mayday con quantità limitate di combustibile a bordo, rischiando di precipitare nel tentativo di individuare la posizione del trasmittente e ciò ha causato a volte delle morti altrimenti evitabili.
In caso di emergenza, nel mondo anglosassone si usa l'espressione "Why PATSI" come espediente per memorizzare facilmente le informazioni importanti da comunicare in una chiamata:
- Why, Why - Perché stai chiamando
- Position, Posizione, al meglio delle tue capacità e cognizioni
- Altitude, Altitudine (se ti trovi in volo, su una montagna etc)
- Track, Direzione (in quale direzione stai andando, oppure indica se sei fermo)
- Speed, Velocità
- Intentions, Richieste (cosa è necessario e quale tipo di aiuto può esserti utile)
Making contact
Ci si potrebbe trovare a contattare una persona che si trova a centinaia di chilometri di distanza, che non conosce la zona.
Potrebbe quindi essere richiesto al chiamante di indicare la propria posizione. In area urbana si consiglia di comunicare un indirizzo, un esercizio commerciale nelle vicinanze o un incrocio tra due vie.
In aree rurali si possono fornire le seguenti informazioni: un numero di autostrada e un'uscita, coordinate da mappa o da GPS se il tempo a disposizione lo consente, o il percorso dalla posizione del chiamante al luogo noto o caratteristico più vicino.
Al chiamante sarà richiesto di dichiarare la natura dell'emergenza. Saranno poste parecchie domande, molte delle quali potrebbero sembrare irrilevanti.
Il chiamante dovrebbe rispondere a tutte e rimanere in linea finché l'operatore non riaggancia o comunica la fine della conversazione.
Possono essere fornite infatti indicazioni su come procedere nell'attesa del soccorso, essere messi in comunicazione con personale sanitario o semplicemente ricevere un riscontro sulle tempistiche previste.
Segnali di emergenza in aree isolate
Gli altri segnali di emergenza e di pericolo si utilizzano prevalentemente nelle aree rurali o isolate.
Tra queste l'"SOS" ( in codice morse: . . . - - - . . . ) o qualunque cosa in gruppi o triangoli di tre — traccianti, colpi d'arma da fuoco, fari ecc.
L'addestramento alla sopravvivenza comprende segnali idonei per attirare gli aerei di passaggio con bagliori, specchi o segni realizzati sul terreno o sulla neve.
È importante che tali segnali siano utilizzati esclusivamente in situazioni di reale emergenza e distrutti quando la loro funzione non è più necessaria, dal momento che i piloti corrono dei rischi alquanto elevati nell'individuazione e nel soccorso a terra.
In zone montuose il segnale internazionale di pericolo consiste nell'inviare un segnale ottico (lampi emessi con la torcia) o acustico per esempio fischi fatti con un fischietto) ripetuto per sei volte nell'arco di un minuto.
Il segnale va ripetuto, con pause di un minuto fino a quando non giunge una risposta.
Questa consiste un segnale ottico o acustico fatto per tre volte nell'arco di un minuto che normalmente significa che le squadre di soccorso specializzate sono state informate.
Anche dopo aver ricevuto una risposta, la trasmissione del segnale di pericolo non deve essere interrotta, in quanto sarà di ausilio ai soccorritori nell'individuare il luogo dell'emergenza.
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